27 Novembre 2021 – Omelia del Postulatore, rev.do Don Antonio Paone

SIA LODATO GESU’ CRISTO!

La grazia di Dio, ci accompagna per mano, questa sera, e ci fa varcare la soglia di un nuovo anno liturgico. Per noi cattolici, oggi, si ricomincia. E quale è il modo più bello di ricominciare che guardare a Gesù che si fa Bambino e lo contempleremo nel Natale.

Il pensiero del Natale ci commuove! La grazia di Dio non è un’invenzione della Chiesa. La grazia di Dio la possiamo toccare con mano! Vedo tante mamme, tanti papà più giovani o più avanti negli anni, nella prima o nella seconda gioventù. E chissà quante volte voi avete toccato con mano la grazia di Dio!

Quando il Signore è entrato in casa vostra, quando ha asciugato quelle lacrime. Quando il figlio è riuscito a raggiungere il traguardo, l’obiettivo!

Ebbene, questa sera, la grazia di Dio ci dice: “Alzate il capo, risollevatevi”! Perché Egli è vicino a noi. Abbiamo ascoltato dal Vangelo: Ci saranno sconvolgimenti! Ci ha detto Gesù, stasera, con le parole dell’evangelista Luca: ci saranno difficoltà, sofferenze, angosce e ci sembra che queste cose ce le abbiamo tutte, no? Però il Signore ci dice: “ In quel momento io non vi abbandonerò. Risollevate il capo. Io sono la vostra liberazione, sarò vicino a voi!”

Fratelli e sorelle, qual è il luogo più bello di questo per vedere che Gesù è più vicino a noi!

Qual è il luogo più bello di questo per guardare quel CUORE infiammato d’amore e ricordarci che non siamo soli e che non dobbiamo aver paura, anzi, ci ha detto la Parola di Dio : “ Non vi appesantite, state attenti a non appesantirvi”.

A volte, la vita, più che accoglierla e viverla come un dono, sembra quasi un peso. Cominciamo le nostre giornate, invece di dire: “Ringraziamo il Signore”, le cominciamo quasi lamentandoci: – che dobbiamo fare, che dobbiamo dire……e allora ci pensa Gesù! Allora il Signore viene e ci dà una mano e anche stasera la grazia di Dio vuole parlare a te che sei mamma, a te che sei papà, che sei nonna, che sei nonno, a me che sono sacerdote, alle suore che stanno qui, a questi bambini, e ci vuole parlare con la voce, con lo sguardo di Suor Maria Pia Brando. Voi siete la sua Mugnano!

Lei vi chiamava: “Betlemme” – Così vi chiamava a voi, Mugnanesi. Lei ha trovato qui, esattamente in questo posto, che allora, quando Lei arrivò, non era come adesso, ma, grazie ai suoi sacrifici, alle sue penitenze, alla sua umiltà di questuante, perché andava per la questua, e grazie all’opera delle Suore che, nel solco della sua tradizione da Lei iniziata, continuano.

Questa sera la grazia di Dio ci ha convocati perché è la Prima Domenica di AVVENTO. Ma c’è, mi permetterei di dire, un supplemento di grazia, perché il Signore ci sta mostrando, che cosa,LUI, ha fatto nella vita di Suor Maria Pia Brando. E che cosa ha fatto per Lei, lo leggete nella storia della vostra città. Lei si è fatta questuante! Si è fatta povera con i poveri! Ma sapete, Lei, questa sera ci vuole dire che Dio lo dobbiamo amare con i fatti.

COMINCIAMOLO COSI’ QUESTO NUOVO ANNO!

QUESTO AVVENTO!

La parola stessa ci dice che ci prepariamo alla venuta di Gesù. Lei, questa sera, facendosi interprete dei sentimenti del Cuore di Gesù – è bello pensare che Suor Maria Pia Brando è arrivata lei e poi ha portato il Cuore di Gesù – come quando si va ad instaurare un’ambasciata, Lei è stata l’AMBASCIATRICE! E’ venuta, ha preparato i cuori e ha fatto fare la statua che poi è diventata quella che è diventata.

Lei come AMBASCIATRICE di questo Cuore Amabile, questa sera, ci vuole raccomandare, facendosi interprete di questa Parola – che Lei la PAROLA di Dio l’ha vissuta quotidianamente – lei stasera, ci vuole dire: “Amici, fratelli, sorelle di Mugnano, Dio lo dobbiamo amare con i fatti”.

Sono certo che se domandassi, adesso: – Voi volete bene a Gesù? – Ci sarebbe un coro di persone a dire: -Si, lo voglio bene, come Padre…. – ed è così! Nel nostro cuore sentiamo di voler bene a Gesù. E proprio perché gli volete bene come Lei ha insegnato ai vostri bisnonni, ai vostri nonni, vuole insegnarlo a voi adesso e a voi vuole dire: “ Io sono stata capace di entrare nelle famiglie, sono stata capace di prendermi le orfanelle, sono stata capace di andare dagli ammalati, sono stata capace di umiliarmi, di incamminarmi su un carretto scassato e camminare per le strade di Mugnano facendomi anche ridere addosso da qualcuno per portare qualcosa da mangiare alle bambine, alle suore…..sono stata capace di tutto questo. Perché? Perché ho amato Gesù!”

Questa è la storia di Maria Pia Brando. E’ la storia di una donna che ha amato Gesù! E oggi, noi, vogliamo vivere la storia di Gesù che ha amato Maria Pia.

Sapete, Lei è venuta qui e vi ha presentato il Cuore di Gesù ed è nato il culto, la devozione. Ora, voi venite qui e Gesù vi presenta Maria Pia. Come è bello questo! No?

Quando il Signore s’innamora di un’anima – e di Lei si è innamorato praticamente subito – quando Gesù s’innamora di un’anima, rende quell’anima nota e la rende suo simbolo, suo vessillo, cioè, Maria Pia è la bandiera di Gesù! Adesso noi veniamo qui e il Cuore di Gesù ci presenta Lei!

Ma Lei aveva fatto l’atto opposto: era venuta qui per presentare a voi, per far conoscere a voi, a questa terra, il CUORE DI GESU’!

E allora, Carissimi, quale modo migliore per iniziare un nuovo cammino di Avvento?

Mentre attorno a noi, quasi si preparano gli scenari di cui ci sta dicendo la Scrittura, sentiamo notizie poco confortanti, poi confortanti, poi pericolose, i contagi, l’economia….diciamoci pure che non è che nella nostra Italia siamo abituati a sentire notizie sollevanti!

Ma mentre tutto attorno a noi succede questo, noi stiamo con Gesù, questa sera! Stiamo con il Cuore di Gesù e LUI guardandoci con la sua misericordia, con il suo amore potente, con il suo amore che risana, guarisce le ferite, LUI ci indica Suor Maria Pia e ci dice: “Guardate cosa ho fatto per Lei”? e ve la ricordate ancora e la invocate! Ogni 27 del mese la invochiamo, Perché?

Perché Lei mi ha amato con i fatti”!

Stasera mentre inizia un nuovo anno, si solleva da questo tempio un grido, è la voce di Suor Maria Pia Brando che dice: “Amate Dio! Amate Dio con i fatti!”

E quali sono questi fatti che dobbiamo fare? Se pensiamo alla sua vita, agli anni difficili, alla durezza delle condizioni di quel tempo e pensiamo a una delle sole cose che Lei faceva, per esempio: accogliere le bambine che non erano soltanto bocche da sfamare di famiglie numerose, erano anche bambine ammalate che magari in famiglia non volevano, che magari in famiglia non sapevano curare, non avevano i mezzi per curarle e lei perché faceva questo? E si metteva in camera alcune cullette con le bambine, quelle magari più vivaci, quelle più ammalate e le vegliava anche durante la notte? Perché Lei, voleva dimostrare a Gesù tutto il suo amore e vedeva Gesù in quelle bambine. Allora quali sono i fatti che dobbiamo fare? Dobbiamo incominciare a volerci più bene! E non andiamo a cercarci di voler bene i lontani da noi, perché è facile voler bene chi non vedi mai. Cominciamo a voler bene chi vive con noi!

Perché, fratelli e sorelle, chi dice che vuole bene a Gesù e poi non vuole bene in famiglia, e poi non vuole bene al suo prossimo: è bugiardo! Diciamo la verità, tra questi bugiardi un poco ci dobbiamo infilare pure noi!

Questa sera Suor Maria Pia Brando ci sta dando un grande aiuto, perché ci sta dicendo: “ Comincia pure tu, non pensare ai ringraziamenti, non pensare alla gratitudine, non aspettare che qualcuno venga e ti dica: “ Grazie che mi hai fatto questo, che mi hai fatto quello”. Forse ti diranno l’opposto.

Ma ci sarà Lui alle tue spalle con queste braccia spalancate, con questo sguardo che cambia ogni volta che vengo qui, e ci sarà Lui a dirti : “Coraggio, rialza il capo, sono venuto a liberarti”!

Suor Maria Pia Brando è stata, allora, il messaggio incarnato del Cuore di Gesù, non ha avuto parole sue, non raccontava le sue idee o i suoi pensieri. Lei, l’amore di Gesù non lo raccontava lo faceva vedere e la chiamavano la Madre del Sacro Cuore. Chi ci sta sulla Carrozza? – La Madre del Sacro Cuore! Lei stasera ci dice :“Come ho fatto io, fate anche voi”!

Io non so, se voi la pregate, ma se non lo fate ancora – fatelo! Andate! Prima di andarvene, dopo la messa, passate da Lei. Portatele i vostri problemi, raccontatele i vostri guai! Voi mamme che tenete sempre il cuore gonfio di lacrime, portatele a Lei e Lei ancora una volta raccoglierà, raccoglierà tutte le nostre miserie…. Anche le mie di sacerdote, i miei pensieri, i miei problemi per il popolo che sono chiamato a guidare e Lei ancora una volta veglierà stanotte, ma veglierà nelle nostre case, veglierà al nostro capezzale, veglierà sul nostro sonno, veglierà sulle nostre preoccupazioni e dirà al Signore: “Vedi hanno scelto te come io scelsi te”. E come vi chiamò allora vi chiamerà adesso – Betlemme! La casa del pane, il luogo dove Gesù è nato.

Vi auguro, all’inizio di questo nuovo anno, di sperimentare Gesù! Tutto il resto passa; con gli anni facciamo quest’esperienza tutti.

Le cose da ragazzi erano importantissime, poi ti scocciano e le preoccupazioni grandi poi passano e alla fine rimarrà soltanto Lui.

Allora vi auguro di sperimentare il Gesù di Maria Pia!

L’Innamorato, il Misericordioso.

E sappiate che quando venite qui, LUI è pronto ad abbracciarvi, ma, lei Maria Pia, è venuta qui per portarvi il CUORE di GESU’! E voi quando venite qui, il Cuore di Gesù vi mostra Maria Pia e vi dice : “ Ecco, assomigliatele e siate ancora la mia Betlemme”! AMEN!

SIA LODATO GESU’ CRISTO!

27/11/2021