Ottava della festa Sacro Cuore A. D. 2022

Omelia del reverendo Postulatore Don Antonio Paone

Sia lodato Gesù Cristo!

Desidero salutare innanzitutto come referenza il Signor Sindaco Luigi Sarnataro e voi membri della giunta comunale, il comandante dei Carabinieri, il comitato e l’associazione Sacro Cuore che hanno dato tanta forza in questi giorni a questo cammino e la Madre Generale madre Carla con tutte le consorelle che sono qui, i confratelli sacerdoti, il parroco che ha avuto per me all’inizio parole di stima e di affetto per gli auguri che mi ha rivolto, padre Thomas e quanti ci seguono anche da casa in via streaming in modo particolare, il saluto e il pensiero va agli ammalati, a coloro che desiderando di venire dal Sacro Cuore non hanno potuto, ma adesso il Sacro Cuore è venuto da voi anche attraverso lo streaming e poi, tutti voi fratelli e sorelle che in questa settimana avete invocato il Cuore di Gesù, lo avete seguito, ne avete guardato il volto per capirne i movimenti e per capirne i messaggi e che stamattina lo avete salutato, ho visto, mentre veniva ricollocato nel suo posto.

Si conclude questo tempo di grazia o si conclude una parte di esso naturalmente.

Il Cuore di Gesù, stasera ci spiega, attraverso la sua parola, che cosa è accaduto qui.

Ci spiega con questo Vangelo che abbiamo ricevuto, che ci viene donato, che cosa è accaduto qui, in questa settimana, ma non soltanto, da quando la storia di questa terra è diventata anche una storia di Fede. Da quando la storia del vostro popolo, di questo popolo, è diventata una storia impregnata di cristianità e perciò di carità.

Due uomini salirono al tempio a pregare – ci ha detto Gesù. Uno di questi aveva un atteggiamento di superiorità rispetto a tutti gli altri. Si riteneva giusto e riteneva di non aver commesso nessun errore grave, nella sua vita.

Quest’uomo guardando tutta la sua vita, nel tempio, nel luogo più sacro dei credenti di allora, quest’uomo riteneva di non aver commesso nessun errore. Era un uomo giusto, un uomo che faceva tutto bene e dunque davanti a Dio aveva soltanto meriti. Un altro invece, il secondo di questi, con la testa abbassata aveva la consapevolezza dei propri errori eppure non stava lontano da Dio, non rimaneva in disparte, era salito al Tempio anche lui con un altro atteggiamento, con la testa abbassata diceva: “Abbi pietà di me peccatore.” Attraverso questi due esempi, Gesù ci vuole mostrare che cosa accade nel cuore di un uomo, che cosa accade nel cuore di una donna durante il percorso della vita.

Ritenersi impeccabili e infallibili in ogni ambito della vita, della cultura, della storia, della politica, della chiesa, ritenersi impeccabili e infallibili è una tentazione molto ricorrente e piuttosto facile, attribuire agli altri i fallimenti che sono opera nostra che non avere il coraggio più che l’umiltà, il coraggio di dire a se stessi: “Ho peccato! Ho sbagliato! Ho ferito! Ho tradito.”

Dunque l’atteggiamento di questo primo uomo è una tentazione molto ricorrente. L’atteggiamento del fariseo e quello della superbia. Atteggiamento al quale la nostra società ci educa come l’atteggiamento vincente. Viviamo un tempo nel quale più ti dimostri integro, integerrimo e impeccabile, più dimostri di essere all’altezza di ogni situazione è più sei il modello che porta successo.

L’altro invece trova campo libero. Ce ne sono pochi, abbiamo poche volte, noi tutti, nella vita, il coraggio di riconoscere i nostri errori. Eppure quanto è liberatorio per una coscienza, per un’anima, quanto è liberatorio per il nostro cuore dire: “Ho sbagliato!” Si respira anche in un altro modo dopo averlo detto. L’ansia va via e l’angoscia continua ad attenuarsi nel cuore.

Parlandoci di questi due uomini, Gesù, vuole mostrarci, invece l’atteggiamento corretto, l’atteggiamento giusto che vorrei, questa sera, comprendessimo e meditassimo in un’altra maniera rispetto a quella solita.

Rispetto a questi due uomini che hanno vissuto e che hanno pregato in questo modo, il Cuore di Gesù, stasera, ci mostra due altri atteggiamenti molto più vicini a noi negli anni, non proprio vicinissimi, ma vicini. Nel 1851 e poi più tardi, due sorelle, una si chiamava Maria Concetta e l’altra si chiamava Adelaide. Quando la prima aveva 5 anni, la seconda poco più che quattro giorni, Gesù mostrò a tutte e due cosa bisogna fare per evitare di cadere in tutto ciò che a Lui non piace.

Il Cuore di Gesù si mostrò a Maria Concetta dicendole: Non avrai nessun altro nella vita, non avrai nessun altro nel cuore. Io sarò il tuo Dio, io sarò il tuo mondo, Io sarò la ragione per la quale tu vivrai, combatterai, respirerai e morirai e non ti lascerò più.” Qualche anno dopo la sorellina più piccola che sarebbe diventata la grande Santa Maria Cristina Brando, comprese e le disse Gesù (e lei comprese bene) di dover scusare gli uomini davanti a Dio riparando con l’adorazione eucaristica le offese che Gesù riceveva. Questa sera il cuore di Gesù ci vuole piuttosto mostrare l’atteggiamento vincente.

Due uomini di cui ci parla la scrittura. Due donne di cui il Cuore di Gesù, che, qui chiamate come vi ha insegnato suor Maria Pia – come lo chiamate? – “ O Scauzon” – Ecco!

Il Cuore di Gesù, ci mostra, invece, cosa ha fatto nella vita di queste due donne e questo vi riguarda perché ciò che Egli ha fatto nella vita di queste due donne poi è andato a beneficio esclusivamente di questa terra.

Particolarmente con Suor Maria Pia, naturalmente, ma se si conosce bene la storia di entrambe possiamo capire che anche i benefici di Maria Cristina passarono, per via spirituale, a Maria Pia e quelli di Maria Pia alla sorella più piccola. Il Signore ci vuole mostrare che queste due donne, che queste due ragazzine, diventate due donne hanno percorso la via del cuore.

Che cosa rende un uomo superbo e che cosa lo rende umile. Non quello che è fuori da noi,

non l’esteriorità, perché Dio non è interessato alla nostra apparenza, alla nostra apparenza pensiamo piuttosto noi facendo bene, qualche volta esagerando ma Dio è interessato al nostro cuore e, mostrandoci invece, queste due sorelle, Egli, vuole aiutarci, stasera, a comprendere che, come queste due, anche noi dobbiamo percorrere la via del cuore!

Sapete la via del cuore è una scelta di chi nella sua vita avendo incontrato Dio, avendo ascoltato la sua parola, avendo sentito un messaggio che Dio rivolge, che fa bene all’anima, la via del cuore, diventa

la scelta di chi avendo ricevuto questo, non vuole più tornare indietro, non vuole più tornare indietro! Suor Maria Pia, se stasera, potesse ancora parlare a tutti noi, come ha fatto per i lunghi anni vissuti qui, tra le vostre case, tra i vostri antenati, bisnonni e per le campagne di questo luogo che diventa sempre più bello. Ogni volta che vengo, vedo sempre costruzioni nuove e belle!

Lei, ci direbbe questa sera: “Io ho trovato quello che il mio cuore stava desiderando, l’ho abbracciato e non lo lascerò mai perché io appartengo a LUI e LUI appartiene a me!” E questo Tesoro, il Cuore di Cristo, lei lo ha portato qui.

Maria Pia Brando ha inaugurato qui la via del cuore e questa vostra terra, Mugnano, è diventata il luogo che Lui le aveva indicato quando le ha detto: “Qui io troverò riposo, qui io troverò ristoro e qui verrò a consolarmi per tutte le sofferenze che i peccatori mi danno!”

Qui a Mugnano, in questa terra che aveva Gesù stesso scelto come luogo in cui la sua Sposa doveva fargli una corona di gigli intorno al cuore.

Guardiamo l’atteggiamento di queste due sorelle, di queste due donne. Il nostro sguardo va soprattutto su suor Maria Pia e per Lei che siamo qui stasera, e per lei che tutto questo esiste ed è grazie a lei, al suo lavoro, alle sue notti di veglia davanti alle cullette delle bambine, alla questua, quando andava mendicando per le case. E grazie alla sua opera di educatrice, una vera e propria pedagogia della Carità. Grazie a tutto questo, che questa vostra terra si è arricchita di tanti talenti, è rifiorita ancora una volta e oggi custodite questo messaggio.

Ho visto in questi giorni, in questa settimana, a partire da Domenica scorsa, ho visto la Fede nel cuore di tanti. Ho visto tante espressioni calorose, affettuose che dicono non soltanto una tradizione ma dicono un affetto del cuore!

Ecco fratelli e sorelle, il Cuore di Gesù, stasera, ci sta dicendo proprio questo – percorrete la via del cuore! Lo dice a me sacerdote che 17 anni fa, più o meno a quest’ora, ricevevo dal Cardinale Giordano, di venerata memoria l’imposizione delle mani, il crisma dell’ordinazione sacerdotale, lo dice a tutti voi, lo dice al Sindaco chiamato a vivere questa grande responsabilità, chiamato anche a dare alla sua città la testimonianza di uomo di Fede, come ho visto in questi giorni. L’ho visto anche presente alla messa con l’Arcivescovo. Lo dice anche a ciascuno di noi!

Noi dobbiamo anche imparare a pregare per quelli che ci governano, non soltanto ad indicare quello che ci piace e quello che magari andrebbe fatto meglio. Dobbiamo imparare a pregare per quelli che ci governano, dobbiamo imparare a pregare per le forze dell’ordine.

Questa sera il Cuore di Gesù ci sta dicendo: “Ma non è che il vostro cuore si sta allontanando da me?”

Io mi sentirei di rispondere per tutti che non sta accadendo, ma dobbiamo essere come Suor Maria Pia, la quale scrivendo le regole per le suore, apre la sua trattazione dicendo: “E’ nel nome della Santa Croce, del mio Sposo Divino che io voglio vivere e respirare e morire per tutta la vita!”

Carissimi fratelli e sorelle nel dire il mio grazie a Dio con voi, questa sera, per tanto amore che mi è stato tributato, celebrando, presiedendo questa celebrazione e anche per questo momento di grazia che vi riguarda in modo speciale, vorrei che passasse e che portaste a casa, stasera, proprio questo messaggio: “Il vostro paese, la vostra terra è la via del cuore, la via che Gesù Cristo ha scelto, il posto, la terra, allora forse era maggiormente composto di campagne ma probabilmente storicamente era così,

Gesù ha scelto questo luogo per far conoscere la sua misericordia!

Gesù ha scelto questo luogo per far conoscere la sua Provvidenza!

Gesù ha scelto questo luogo, questa terra per far conoscere la sua volontà di continuare a scrivere una storia d’amore per ciascuno di noi!

Per dare una madre alle orfane!

Per dare un sostegno agli ammalati!

Lei andava nelle case degli ammalati e ci auguriamo che tanti ammalati stasera che vedono, che vedranno la diretta, possono sperimentare l’intercessione di Maria Pia!

Portate a casa questo messaggio: la vostra terra, le strade per le quale voi camminate, le vostre case sono state scelte, benedette e amate da sempre dal Cuore di Gesù che un giorno disse a questa donna: “Vai e costruiscimi un’opera e voglio che tu ti dedichi a quest’opera con tutte le mie forze!”

Poi aggiunse: “Il Capo dell’opera, il Superiore dell’Opera, sarò sempre Io!”

E così è stato!

E lei volle subito che il popolo al quale venne mandata avesse una raffigurazione, una statua, che viene circondata di tenera devozione, che viene circondata d’amore e di onore per i prodigi e per l’affetto che emana.”

Ringraziamo il Signore per questa settimana! Ringraziamo il cuore di Gesù e impegniamoci a fare in modo che le nostre case, le nostre famiglie, i vostri figli, le vostre attività lavorative, tutti gli organismi, anche politici, le associazioni, non siano soltanto vostre ma siano le sue, così Egli sarà il Capo di tutte le vostre opere e le porterà a buon fine!

Cuore Sacratissimo di Gesù che scegliesti Suor Maria Pia Brando per manifestare qui la tua Misericordia e per dare alle orfane una madre,

noi ti presentiamo in questo momento questa città.

Ti presentiamo la vita, le famiglie, ti presentiamo gli ammalati, le necessità che stiamo vivendo e ti preghiamo per intercessione di suor Maria Pia concedi a noi le grazie che stiamo aspettando e a lei l’aureola dei beati. Amen

Sia lodato Gesù Cristo!