Omelia 27 Marzo 2022– Postulatore Don Antonio Paone

SIA LODATO GESU’ CRISTO!

 

La grande novità che Gesù Cristo ha portato sulla terra non è stata quella dei miracoli che pure sono stati belli, importanti, vedere Lazzaro risuscitare o vedere un cieco riacquistare la vista, ma quello che non era mai accaduto fino a Gesù, era che una persona si facesse uccidere al posto di un’altra.

Una persona innocente si facesse ammazzare per salvare un colpevole.

Questa è stata la rivoluzione di Gesù! E questa rivoluzione ha preso un nome, il “PERDONO”. Il perdono di Dio è avvenuto così e ogni volta che noi ci andiamo a confessare è il sangue di Gesù versato dalla croce che il sacerdote invoca su di noi affinché i nostri peccati non solo vengono perdonati, ma vengono cancellati, perché il sangue di Cristo ha questo potere.

La rivoluzione del perdono avviene tutte le volte che ci andiamo a confessare, ma prima di compiere questa rivoluzione, prima di farsi uccidere per poter dare il perdono a tutti noi, ancora oggi, Gesù volle raccontare a quelli che l’ascoltavano, ed era sempre tanta gente quella che ascoltava Gesù….prima di concedere il perdono, Gesù, volle raccontare una Parabola.

La Parabola è un racconto che tocca il cuore per dare un significato. La Parabola che noi conosciamo bene, che si chiama “ La Parabola del figliuol Prodigo”. In realtà sarebbe più bello chiamarla “ La Parabola del perdono e della misericordia” perché viene raccontata la storia di due figli, e forse non sono neanche troppo lontani come persone, dalle tipologie che abbiamo nelle nostre famiglie.

Il figlio più giovane, prima ancora che il padre muoia chiede dei soldi.

Noi sappiamo quando è che c’è l’eredità! Quando c’è un morto! Ma il ragazzo non voleva nemmeno aspettare che il padre morisse, andava di fretta, allora il papà gli diede questi soldi.

Il giovane con tanti soldi in tasca aveva il mondo in pugno, era libero, non doveva avere più le regole di suo padre, aveva la gioventù, e già la gioventù dice tanto, aveva la libertà, aveva i soldi e così si mette nei guai, perde il senno, la ragione, perde le regole e perde la dignità, spreca tutto il suo denaro e, dove va a finire? Da una casa ricca, nobile, con dei servitori, finisce ad andare a pulire la stalla dei porci che è ben diversa dalla stalla delle mucche.

Una volta, i più anziani lo ricorderanno, che nella stalla delle mucche si portavano i bambini che avevano difficoltà respiratorie, questo non si può assolutamente fare nella stalla dei maiali perché s’intossicano più che guarire…… Questo giovane, ad un certo punto, ha una grande lucidità!

Bambini, quando fate qualcosa di sbagliato siete contenti o dispiaciuti? Dispiaciuti!!

Questa è la differenza tra i bambini e i grandi, perché i bambini dopo aver fatto uno sbaglio sono dispiaciuti, i grandi invece non solo fanno finta di non aver sbagliato ma magari litigano pure tra loro e danno la colpa a un altro.

Non diventate così da grandi!

LA BELLEZZA DI QUESTO RACCONTO DI OGGI, SAPETE DOVE STA?

Nel fatto che questo ragazzo che aveva preso i soldi del padre ed era andato a fare la vita bella, che poi vita bella non aveva potuto avere perché era diventato povero, ma più che povero, miserabile!

Questo ragazzo, ad un certo punto si ferma e dice: “Eppure che bella vita facevo prima! E adesso?”

Allora dice: “Ho sbagliato”. Si dispiace e pensa: “Ritornerò da mio padre! Ma come faccio a ritornare da mio padre se gli ho preso i soldi, l’ho abbandonato, me ne son scappato, ho sprecato i suoi sacrifici? Allora gli devo chiedere perdono!” E dice: “Mi alzerò e andrò da mio padre”.

Sapete, di solito, noi abbiamo paura di riconoscere uno sbaglio con un adulto perché magari quello ti sgrida, perché magari quello si arrabbia. Anche noi grandi abbiamo paura di riconoscere i nostri sbagli, abbiamo anche paura di riconoscerli in confessione perché diciamo: “Che cosa penserà il sacerdote di me?” Oppure: “Poi il sacerdote deve sapere le cose mie?”

Ma questo ragazzo ha avuto coraggio e ha detto: “Voglio andare a chiedere perdono al mio papà!”

Ed è stato per lui un momento importante. Però il papà lo ha sorpreso, perché mentre il figlio andava a casa, il padre gli è andato incontro.

Sapete, da quando questo ragazzo se ne era andato di casa, il padre non l’aveva dimenticato. Il padre non si era dimenticato di questo figlio. Guardando all’orizzonte, dice il Vangelo, lo vide da lontano….. che significa? Significa che il padre stava aspettando che lui tornava.

Come quando voi mamme, aspettate i figli che devono ritirarsi e aspettate alla finestra o al balcone con un pensiero: “Tanto deve tornare! Speriamo che vada tutto bene!”

Questo padre lo aveva aspettato per anni perché non si era dimenticato del figlio.

COSI’ FA DIO CON NOI! DIO NON SI DIMENTICA DI NESSUNO! Anche se magar noi, prendiamo tutto quello che Lui ci ha dato e lo sprechiamo….. Sprechiamo l’intelligenza, allora sprechiamo la famiglia, la sprechiamo la famiglia perché ci dimentichiamo che la famiglia è opera di Dio e allora sprechiamo l’affetto!

Eppure, sapete, questo miracolo, qui a Mugnano, questo miracolo del perdono, Gesù lo ha voluto fare in modo molto forte, proprio qui, in questa vostra terra.

Gesù ha voluto dare il miracolo del PERDONO, attraverso sempre questa Parabola e lo ha voluto dare in maniera molto forte perché ad un certo punto della storia, Gesù si è innamorato di una donna, l’ha fatta diventare suora e lei si è chiamata Suor MARIA PIA e le ha detto: “Senti, adesso, attraverso di te, io voglio far capire che non mi dimentico di nessuno”. E lei ha fatto proprio questo, è stata per questa terra: LA PRESENZA DI DIO CHE NON SI DIMENTICA DI NESSUNO!

E’ andata a cercare quelli che stavano male, è andata a cercare quelli che erano poveri, che erano abbandonati, i moribondi anche, raccoglieva le bambine. Alcuni di voi me lo avete ricordato che vi è stato tramandato dai vostri genitori, dai vostri nonni….. e Lei, poiché era innamorata pure lei di Gesù naturalmente, voleva far felice Gesù e Gesù le chiese questo favore, le disse: “Senti io, voglio far vedere a queste persone che non mi sono dimenticato di loro e che non mi dimenticherò mai di questa terra di Mugnano e non mi dimenticherò mai di loro né quado stanno bene, né quando hanno problemi, difficoltà o sofferenze. Allora voglio che tu vada per i campi, voglio che tu vada nelle case rispettate e nelle case non rispettate, voglio che tu vada dove piangono i neonati e dove piangono gli anziani perché tu devi dire: “Ecco, Gesù vuole mettere radici in questa terra, perché non si è dimenticato di te!”

Suor Maria Pia, che questa sera vogliamo invocare in modo speciale, è stata la PORTATRICE DEL PERDONO! Un perdono che non è soltanto per Dio. La parola “PERDONO” non è solo una parola, poi diventa gesto e ti dice: “Ti perdono perciò ti guarisco! Ti perdono e perciò mi prendo cura di te e ti dimostro che ti perdono perché TI AMO”. Allora è nata quest’opera delle orfanelle e LEI per essere fedele a Gesù non le lasciava mai nemmeno la notte.

Nella sua stanza ci sono le cullette…..lo sapete….voleva talmente bene a Gesù che voleva stare con Lui in ogni istante e allora la notte vegliava le bambine ma parlava con Gesù, erano gli unici momenti in cui tutti e due parlavano e nessuno li vedeva. Tutti e due si dicevano le cose, come gli innamorati, e nessuno sapeva….e qualche cosa, poi l’abbiamo scoperta.

Dobbiamo imparare anche noi ad essere così! Sapete Gesù è innamorato di ognuno di noi e vuole che anche noi lo rendiamo felice e vuole con voi ritornare a dirvi: “Io non mi sono dimenticato di te! Io non mi sono mai dimenticato di te, non mi sono dimenticato anche quando tu ti sei distratto, magari, quando per lungo tempo non hai pregato, non hai voluto confessarti o non hai voluto riconciliarti con quella persona o non hai voluto fare un gesto d’affetto.”

Gesù, stasera sta dicendo a tutti noi: “Io non mi sono dimenticato di te! Però qui ho voluto mandare Suor Maria Pia e adesso voglio che Lei non sia più il seme nascosto ma che possa essere

IL FIORE DEL PERDONO germogliato da questa terra di Mugnano che quando venne Lei era una terra ancora povera. Nell’antichità i casali del napoletano non erano ricchi.

Gesù vuole dire, adesso: “Vi mostro, o mugnanesi, un fiore che è germogliato da questa terra: Suor Maria Pia, è il fiore del perdono che è nato qui e che manda ancora il profumo dei fiori e che continua la sua missione, perché noi non la vediamo, sappiamo che è sepolta lì. Con gli occhi noi non la vediamo ma Lei, la missione la sta continuando, solo che mentre prima doveva nascondersi per parlare con Gesù, adesso parla con Lui continente.

Adesso non la vediamo camminare per le strade ma Lei viene direttamente nelle vostre case dove c’è gioia, dove c’è dolore perché è rimasta ancora la PORTATRICE DEL PERDONO DI GESU’!

Ed è qui per prendersi cura di questo vostro popolo, di questa vostra terra!

Chiediamole aiuto!!

Dico a voi mamme, papà di famiglia, a voi coppie di giovani, quando avete qualche necessità non vi preoccupate di andare da Lei, bussate a quella tomba e ditele: “Tu sei stata sempre fedele a Gesù e adesso per questo, fammi questa grazia, dammi questo aiuto”. E sentirete ancora il profumo del FIORE DEL PERDONO, perché Lei è stata questa: il fiore del perdono nato in questa terra per allietare e dare ancora gioia e pace a quanti ne hanno necessità.

 

SIA LODATO GESU’ CRISTO!

27/03/2022