VIII Domenica del tempo ordinario Lc 6, 39 – 45 Omelia del Postulatore Don Antoni Paone – 27 Febbraio 2022 

……………………………………………………………………………….. se nel cuore abbiamo il male, abbiamo lasciato entrare il male, non produrremo frutti buoni. Così dice Gesù in questa Domenica, che si presenta a noi ancora una volta come il maestro insuperabile.

Sì, fratelli e sorelle, portandoci per mano a riflettere, a meditare sullo stato di salute della nostra coscienza, perché la vita non è solo questione di star bene fisico, ma la vita è anche questione di salute dell’anima, ebbene, il Signore portandoci per mano alle soglie della Quaresima, vuole aiutarci a riflettere sullo stato di salute della nostra coscienza.

Che cosa abbiamo nel cuore? Di che cosa è pieno il nostro cuore cari fratelli e sorelle? Perché tutto ciò che riempie il nostro cuore, tutto ciò che occupa e preoccupa il nostro cuore poi verrà fuori! Ed Egli si presenta a noi dandoci questo insegnamento, si presenta a noi come maestro insuperabile.

Abbiamo appena sentito: “Il discepolo non è più del maestro”. Ma un discepolo che ascolta, che ama, che segue il suo maestro allora gli assomiglierà.

Non è forse questa la vita di Suor Maria Pia Brando?

Discepola che ha ricevuto tutto dal maestro Gesù, il quale si è sostituito alla mamma di lei. Mentre la mamma muore, Gesù si presenta per dirle: “ Adesso non hai più il primo modello che una bambina ha nella vita che è la mamma, ma adesso il modello, lo specchio nel quale devi guardare sono io”!

Gesù è diventato lo specchio di Suor Maria Pia Brando.

Gesù è diventato il riferimento, il punto fermo, la stella della vita di questa giovane, diventata poi adulta, diventata poi consacrata e Madre, madre di tanti.

Discepola di Gesù – ha fatto di tutto per assomigliare a Gesù. Perché?

Perché Gesù era diventato il suo mondo, Gesù era diventato la sua luce e la sua forza e…..non aveva bisogno di altro.

Ed è per questo che il cuore di Suor Maria Pia era pieno, sempre pieno di Gesù. Ed ecco perché avendo il cuore sempre pieno di Gesù, non poteva parlare di altro se non di LUI. Del suo sposo.

Gesù era diventato una verità da vivere! Gesù era diventato la parola di conforto da portare e Lei assomiglia al Maestro, perché ogni discepolo che veramente si mette nella condizione dell’umiltà dell’ascolto, ascoltando con il cuore.

Ogni discepolo che veramente si mette in una condizione di apprendimento, rendendosi anche conto di se stesso, del peso della propria vita, del peso della propria esistenza, ogni discepolo, carissimi fratelli e sorelle, che veramente ascolta non con le orecchie della testa ma con le orecchie del cuore, finisce per diventare come il suo maestro, non più grande del maestro, ma come il suo maestro.

A Lei, d’altra parte, questo interessava! – Questo interessava! –

Dunque come Gesù, Lei ha incominciato ad avvertire il desiderio di non fermarsi.

Negli anni brevi della sua vita terrena, Gesù non si è mai fermato, ma ha camminato, ha parlato, ha guarito, ha risuscitato, ha liberato, ha confortato, ha consigliato, così lei, si è messo in cammino come il suo Maestro, circondandosi di donne che potessero con Lei condividere l’amore e la passione per il Maestro, circondandosi di persone che come lei poggiavano la testa sul Cuore di Gesù per ascoltarne i palpiti e per saziarsi di quell’amore che lei, mai sazia dell’amore per Cristo, camminava per tutta la giornata per fare la questua, ma non solo per avere, Lei camminava per le strade di questa vostra città, che allora era poco più di un villaggio, per dare Cristo, per dare Gesù, per portare Gesù!

Chissà quante volte Gesù le ha detto: “Vuoi fare questo per me”?

E chissà quante volte, Lei ha preceduto la domanda di Gesù e ha risposto il suo:

Eccomi manda me! Eccomi, sono la tua serva! Eccomi sono la tua discepola!”

Lei ha vissuto questa somiglianza con il maestro e noi da Lei vogliamo imparare a metterci anche noi con la testa sul Cuore di Gesù e perciò il Signore nella sua infinita misericordia, Gesù che è il Signore della bellezza, quest’anno ci accompagna alla Quaresima in un modo nuovo, perché ci lascia prendere per mano da Suor Maria Pia Brando, perché Lei ci introduca nel deserto quaresimale

Perché Lei ci conduca come ha fatto con tanti

Perché Lei ci guardi adesso e vedendoci orfani, non perché non abbiamo parenti, ma orfani perché ci siamo separati da Dio, orfani perché abbiamo misconosciuto la paternità di Dio, la maternità della Madonna!

Lei guardandoci adesso e vedendoci orfani abbia per noi quella stessa tenerezza che provava, che nutriva quando raccoglieva le bambine, le portava in questo luogo, se le teneva nella sua cella, le vegliava durante la notte, le nutriva.

Per farle mangiare andava a fare la mendicante, si umiliava, Lei che era una benestante di famiglia, si umiliava a stendere la mano. Chissà quante umiliazioni avrà ricevuto!

  • La bellezza di Dio! – Dio non si ferma mai e chi si mette con Dio, chi segue veramente Gesù non si ferma mai!

Allora stiamo ricevendo, quest’anno, una benedizione più grande ancora per le famiglie, perché Suor Maria Pia aiutava le famiglie, prendendo le loro bambine e crescendole, aiutava le famiglie recando loro un consiglio, un conforto dove c’era un ammalato.

Quest’anno Gesù sta accompagnando ciascuno di noi e ci lascia nelle mani di Suor Maria Pia e a Lei affida il compito di condurci nel deserto quaresimale, perché cuore a cuore con Cristo Lei è stata per tutta la vita e può portarci ora per mano nel deserto quaresimale perché cuore a cuore con Cristo adesso dobbiamo stare noi. Lei si fa mediatrice, intermediaria.

Sarà una nuova Quaresima perché sarà accompagnata dalla figura di questa donna, tanto umile, tanto riservata, tanto nascosta!

Ora il Signore vuole che il velo sia strappato e il volto di Lei appaia e si mostri ancora una volta ciò che Dio fa nella vita di un discepolo, di una discepola che assomiglia, che raggiunge la piena identificazione, la piena somiglianza con il suo Maestro.

Sarà una nuova Quaresima che vivremo con tutte le pratiche quaresimali ma saremo accompagnate da Lei, discepola del Cuore di Cristo che vorrà fare e trasformare anche noi in discepoli del Cuore del Signore.

Prendiamoci veramente sul serio stasera, mentre stiamo davanti all’altare.

Mercoledì inizieremo la Quaresima e dopo andremo da suor Maria Pia a dirle :

Accompagnaci tu!” Abbiamo problemi, abbiamo dolori, abbiamo errori da smaltire, da risolvere : “Aiutaci tu!”

Che sia Lei, per le vostre famiglie, la mediatrice della guarigione. Quante ferite nelle famiglie! Ferite per i lutti, ferite per gli interessi, ferite per i tradimenti, ferite per le incomprensioni, ferite per le mancanze d’amore e LEI tutte queste ferite le ha conosciute e le conosce.

Viviamo questa Quaresima allora così!

Il Signore ci offre questa nuova opportunità, coglietela voi di Mugnano che lei chiamava: “ La mia Betlemme!” Cogliete questa opportunità!

E nel tempo di Quaresima importunate Suor Maria Pia, andate a bussare alla sua tomba e ditele: “Mi metto adesso insieme a Te perché voglio ritrovare Gesù, perché l’ho perso! Ho perso il Signore”!

Il mattino di Pasqua sentiremo il Vangelo della Maddalena: “Hanno portato via il mio Signore….”!

E noi dobbiamo dirlo da adesso e dobbiamo andare alla tomba di Lei e dirle:

Ho perso Gesù! Mi sono distratto! Mi sono allontanato, l’ho tradito, ho venduto Gesù come Giuda, l’ho rinnegato come Pietro! Non gli ho creduto come i farisei e gli scribi”!

E a Lei diremo anche: “Adesso pensaci tu ad accompagnarci perché questa Quaresima sia veramente il tempo della svolta, della guarigione della mia famiglia e della crescita della fede”.

Ci conceda, il buon Dio, per intercessione di Santa Maria Cristina e per le preghiere di Suor Maria Pia Brando, per la sua preghiera incessante in questo luogo e per tutti noi, ci conceda il buon Dio, di poterci incamminare nel tempo quaresimale tenendo la nostra mano nella mano di suor Maria Pia Brando e lasciando che Lei ci porti vicino al Cuore di Cristo e che sia un tempo di Quaresima fruttuoso e di rinascita per ciascuno!

SIA LODATO GESU’ CRISTO!

27/02/2022